Riscrivere le regole dell’engagement con l’AR

L’avanzamento tecnologico nel settore del retail sta guidando una trasformazione significativa nelle modalità con cui i consumatori interagiscono e acquistano prodotti. Al centro di questo cambiamento si posiziona la Realtà Aumentata (AR), che introduce nuove dimensioni all’esperienza di acquisto e modi di interazione con i brand.

Questo tool digitale va oltre la semplice visualizzazione dei prodotti, affermandosi anche come uno strumento essenziale per l’engagement del cliente attraverso l’uso in campagne di gaming interattivo e strategie di pre-lancio di prodotti.

La penetrazione dell’AR nel settore retail rappresenta un trend in rapida accelerazione. Secondo Research and Markets, partendo da una base di 2 miliardi di dollari nel 2021, si prevede che il valore di questo mercato crescerà fino a raggiungere i 61,3 miliardi di dollari entro il 2031. Questo incremento è quantificato attraverso un Tasso di Crescita Annuo Composto (CAGR) del 41,4% per il periodo dal 2022 al 2031.

Questo tasso di crescita del 41,4% annuo rappresenta una delle velocità di espansione più elevate tra le tecnologie emergenti nel retail, sottolineando come l’AR stia diventando rapidamente un elemento chiave per le aziende che desiderano innovare nel modo in cui presentano prodotti e interagiscono con i clienti. Il CAGR è un indicatore che mostra la media annua della crescita percentuale di un investimento su un determinato periodo di tempo, assumendo che il profitto venga reinvestito alla fine di ogni anno. In questo contesto, il dato evidenzia un interesse crescente e investimenti consistenti nell’AR come strumento per migliorare l’esperienza di acquisto, sia online che offline.

L’introduzione dell’AR trasforma profondamente l’esperienza di shopping, permettendo ai consumatori di interagire con i prodotti in modalità immersive e dettagliate. Questa tecnologia facilita decisioni d’acquisto più consapevoli e riducendo il rischio di resi. secondo quanto riportato da Adweek, l’integrazione dell’AR può incrementare la propensione dei consumatori a spendere di più per uno stesso prodotto non attivato in realtà aumentata.

La disponibilità a pagare un plus, che può arrivare fino al 40%, deriva dalla maggiore fiducia che i consumatori ripongono nelle loro decisioni di acquisto grazie all’esperienza migliorata offerta dall’AR. Dunque l’AR non solo fornisce un valore aggiunto significativo per il cliente ma svolge anche un ruolo fondamentale nel costruire e rafforzare la fiducia del consumatore verso il brand e i suoi prodotti.

L’AR trova applicazione non solo nella prova virtuale di prodotti – come ad esempio il marchio Ray Ban che permette di applicare virtualmente il prodotto sul proprio volto – ma emerge come uno strumento strategico per il coinvolgimento dei clienti.

Questo tool digitale viene impiegato in applicazioni di gaming interattivo e nella presentazione anticipata di prodotti, creando esperienze uniche che accrescono l’interesse e l’engagement verso i brand. Le esperienze AR proposte da aziende come Dolce & Gabbana e Mouton Cadet illustrano l’efficacia di questa tecnologia nel creare connessioni significative tra i consumatori e i prodotti, ampliando le possibilità di interazione con il brand.

L’AR si sta rapidamente affermando anche nel settore del food & beverage, offrendo esperienze digitali che trasformano il modo in cui i consumatori scoprono e interagiscono con cibi e bevande. Queste esperienze digitali nel food & beverage vanno dalla visualizzazione di informazioni nutrizionali e suggerimenti di abbinamento in realtà aumentata, fino alla creazione di esperienze immersive che consentono agli utenti di esplorare le origini di un prodotto o di partecipare virtualmente a degustazioni guidate. La tecnologia AR offre così nuove opportunità per i brand di cibo e bevande di coinvolgere i consumatori in modo innovativo, migliorando l’esperienza di acquisto e fornendo un valore aggiunto attraverso l’educazione e l’intrattenimento. 

In questo contesto di innovazione digitale e virtuale dove l’AR sta riscrivendo le regole dell’engagement, spicca il case study dell’azienda vinicola di Capezzana, che illumina il potenziale delle esperienze virtuali nel settore food & beverage. Durante il periodo pandemico, questa prestigiosa cantina italiana ha introdotto un’esperienza virtuale per formare la sua forza vendita globale, trasformandola successivamente in uno strumento versatile per presentazioni di marca, visite guidate e degustazioni virtuali one-to-one.

Questa esperienza, sebbene non includa direttamente esperienze in AR ma esclusivamente in VR, condivide l’obiettivo di arricchire l’esperienza del consumatore attraverso l’innovazione digitale. L’adozione di spazi personalizzati in 3D, immagini aeree immersive a 360° e tour virtuali con digital twin dimostra come le esperienze virtuali possano amplificare l’engagement del cliente nel settore food & beverage, complementando efficacemente le strategie basate sulla realtà aumentata e sottolineando l’importanza della digitalizzazione nel ridefinire l’interazione tra brand e consumatori.

Nel settore della moda, l’AR sta rivoluzionando l’esperienza digitale offrendo ai consumatori la possibilità di provare virtualmente abiti e accessori. Ciò non solo migliora l’esperienza di shopping online ma permette anche ai brand di moda di presentare le loro collezioni in maniera dinamica e interattiva.

Le esperienze di moda digitale tramite l’AR consentono ai consumatori di vedere come gli abiti si adattano al loro corpo e stile personale, riducendo l’incertezza e aumentando la fiducia nell’acquisto online. Inoltre, l’AR può arricchire le esperienze in-store attraverso specchi virtuali e configuratori di prodotto, offrendo un’esperienza di acquisto senza soluzione di continuità tra online e offline.

1. Dolce & Gabbana a AlUla: Innovazione nella Presentazione delle Collezioni

Dolce & Gabbana ha integrato l’AR per arricchire l’esperienza degli ospiti durante la presentazione delle sue collezioni Alta Moda, Alta Sartoria e Alta Gioielleria a AlUla. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con LucidDreams, ha permesso di combinare la storicità del luogo con innovazioni tecnologiche. Attraverso l’utilizzo di NFC incorporati nei goodie bags, gli invitati hanno avuto accesso a due distinte esperienze AR: una denominata “Sun”, che visualizzava lampade islamiche tradizionali, e l’altra “Night”, caratterizzata da pianeti, costellazioni e stelle cadenti. Questo approccio ha non solo valorizzato la presentazione delle collezioni ma ha anche offerto un livello di interazione e coinvolgimento senza precedenti, dimostrando il potenziale dell’AR nel settore della moda di lusso.

2. Mouton Cadet e l’Esperienza AR del “90e millésime”

Mouton Cadet ha introdotto una bottiglia di vino dotata di realtà aumentata, celebrando così la storia e il processo di produzione del suo rinomato vino biologico in occasione del suo anniversario. Questa iniziativa ha offerto agli appassionati di vino l’opportunità di esplorare in modo interattivo le fasi di produzione attraverso un’esperienza AR, dalla vigna alla bottiglia. Il lancio di questa bottiglia speciale non solo commemora un momento significativo nella storia di Mouton Cadet ma rappresenta anche un esempio di come la tecnologia AR possa essere utilizzata per arricchire la conoscenza del prodotto e coinvolgere il consumatore in un’esperienza di marca profonda e memorabile.

L’adozione dell’AR nel retail segna un cambiamento fondamentale nel marketing e nella vendita al dettaglio, offrendo esperienze di shopping personalizzate e immersive. Questa tecnologia rappresenta un vantaggio competitivo per i brand che cercano di distinguersi nel mercato, con prospettive future promettenti che offrono opportunità illimitate per l’innovazione e l’engagement del cliente.

Man mano che l’AR evolve, si prevede che sempre più aziende la integreranno nelle loro strategie, trasformando l’esperienza di shopping e interazione con il brand. Il successo dell’esperienza di Capezzana nell’integrare tecnologie virtuali a fianco di strategie basate sull’AR mostra l’ampio spettro di strumenti digitali a disposizione dei brand per potenziare l’interazione con i clienti e la presenza sul mercato.